sabato 8 gennaio 2011

Consulenze Comune Modena, Leoni attacca: Le vere discriminate dalla Giunta sono le famiglie modenesi tartassate

“Alla giunta Pighi la verità fa male. Pur di non rispondere a chi chiede di render conto sull’ennesima ricca consulenza per fumosi progetti anti-discriminazione che servono solo a chi li fa, l’Assessore Maletti si nasconde dietro le offese.
Evidentemente è dura ammettere ai modenesi che anziché garantire insegnanti in più all’asilo o evitare rette da capogiro alle famiglie con anziani in case protette, negli ultimi 4 anni l’amministrazione ha preferito pagare più di 130.000 euro in consulenze per occuparsi di un generico progetto anti-discriminazione e di uno sportello aperto 4 ore alla settimana per promuovere il principio di parità di trattamento e per rimuovere le cause della discriminazione.
E’ dura ammettere che intende continuare a farlo nel 2011 con 36 mila euro. E’ dura confessare che il Comune ha negato aiuti a famiglie in difficoltà, per pagare questo sportello insieme alle bollette e alla benzina ai nomadi”

Non indietreggia di un passo il Consigliere regionale del Popolo della Libertà, Andrea Leoni e replica duramente, alle dichiarazioni dell'Assessore comunale ai servizi sociali del Comune di Modena Maletti sul rinnovo della consulenza da 36.000 euro sul tema di discriminazione.

“Il tentativo dell’assessore Maletti di spostare sul piano personale l’intera questione è segno di grande debolezza politica e dell’incapacità di giustificare nel concreto questa spesa.
Non giudico di certo la persona oggetto dell’incarico ma il sistema di consulenze e di politiche della giunta Pighi che ci sta dietro, in base al quale si discriminano tanti cittadini che hanno realmente bisogno per privilegiare soliti pochi noti. Un sistema di potere pubblico e di lobby private che anziché prevenire i problemi e le discriminazioni, le ha create sulla carta per poi finanziare, in anticipo, e al di là anche di una reale domanda, l’organismo o lo sportello creato per occuparsene.
Anziché offendere l’Assessore risponda. Risponda su quali risultati ha ottenuto in questi anni. Quante cause di discriminazione ha rimosso l’apposito sportello, e su quale presupposto concreto è stata rinnovato l’incarico. Sarò pronto, in Consiglio comunale, a ribadire il NO a questo sistema che crea discriminazione anziché prevenirla”

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